EosArtsxiii
Luce, innovazione, genio e arte. Caravaggio è uno degli artisti italiani più noti nel mondo. La straordinaria tecnica pittorica e l'intensità dei suoi dipinti ne hanno fatto un testimone del tormentato periodo storico in cui è vissuto, quello della Controriforma e del Barocco, ma soprattutto un maestro assoluto della luce. La sua tecnica innovativa ha superato le epoche e i generi, influenzando nel '900 fotografi e cineasti ed ha saputo contaminare anche le più innovative tecnologie multimediali e immersive.
La mostra “Caravaggio. Non c'è energia senza colore. Eos Art XIII”, che si tiene dal 19 novembre 2023 al 14 gennaio 2024 presso il Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, in un continuo connubio tra reale e virtuale, è dedicata a Caravaggio e mette in scena il ciclo di opere originali Storie caravaggesche di Guido Venanzoni (Roma, 27 marzo 1951).
Le opere sono molto apprezzate dalla critica d’arte italiana e in particolare da Vittorio Sgarbi e seguono, in modo fedele, le vicende e gli episodi più suggestivi della vita di Caravaggio, oltre ad alcune copie delle opere più celebri. L’originale idea di Guido Venanzoni è quella di raccontare la vita di Caravaggio in pittura: un unicum nel suo genere.
La mostra è affiancata da un progetto multimediale che vede la proiezione immersiva del dialogo tra Orazio Gentileschi (padre di Artemisia Gentileschi) e Maddalena Antognetti (cortigiana e musa di Caravaggio) e inoltre ci sarà l’animazione digitale del dipinto di Caravaggio “La presa di Cristo”, dopo 72 anni dall’ultima esposizione; un “racconto digitale” completo e innovativo.
Il visitatore, quindi, sarà proiettato nella Roma di inizio Seicento in cui Caravaggio ha trascorso la sua vita professionale e personale, segnata da una parte dall’incapacità di rispettare etica, regole, decoro e dall’altra dalla capacità di intercettare la sensibilità inquieta del secolo breve che si insedia nell’immaginario artistico contemporaneo come maestro di inesauribile ricchezza poetica.
Il rapporto tra colore, luce ed energia è al centro dell’esposizione che mira ad esaltare da una parte la vita dell’artista, contrassegnata da tanti e spettacolari colpi di scena e dall’altra, anche grazie all’utilizzo delle più moderne e apprezzate tecnologie, di entrare nel mondo dell’energia e del colore di Caravaggio.
È noto quanto l’artista prediligesse le ambientazioni buie per ricreare quell’atmosfera a lui indispensabile in cui la luce, che filtrava dai lucernai in modo diretto e puntiforme, gli consentiva di inscenare composizioni dal forte pathos chiaroscurale e applicare gli eruditi saperi in fatto di ottica.
La curatela della mostra è affidata all’Arch. Francesco Petrucci, uno dei massimi esperti e conoscitori dell’arte del XVII sec. Attualmente ricopre la carica di Conservatore del Palazzo Chigi in Ariccia (dal 1998) e direttore del Museo del Barocco (dal 2007). Oltre a ciò, è anche Professore affiliato di Storia dell’arte presso la Auburn University, College of Human Science (USA, Al), con sede a Palazzo Chigi in Ariccia (dal 2002); Direttore della rivista storica “Castelli Romani. Vicende, uomini, folclore”, fondata nel 1955 (dal 1995); Presidente dell’Accademia degli Sfaccendati; Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per l’Archeologia.
La mostra è finanziata dalla Regione Calabria, con i fondi P.S.C. Avviso Pubblico Attività Culturali 2022, con il Patrocinio del Comune di Catanzaro e la Collaborazione con Palazzo Chigi di Ariccia.